Chi oggi si assume le responsabilità mostra lungimiranza e costruisce il futuro di una cucina sostenibile e ricca di gusto. In un’epoca segnata da scarsità di risorse, prezzi crescenti e ospiti più consapevoli, la sostenibilità si trasforma in una filosofia – e in un’opportunità di presentarsi come pionieri di una nuova e più responsabile cultura dell’ospitalità.
Ottimizzare la logistica di cucina
Un riutilizzo creativo degli scarti alimentari dovrebbe essere parte integrante di ogni sistema di gestione in cucina. Ma il processo dovrebbe cominciare molto prima, nella pianificazione e nelle dimensioni delle porzioni. “Al Berghotel Sexten riduciamo gli sprechi chiedendo ai nostri ospiti di comunicarci in anticipo cosa desiderano mangiare”, afferma Walter Holzer. “Serviamo porzioni volutamente più piccole – chi lo desidera può sempre chiedere un bis, ma accade di rado”.
Approcci pratici per una logistica intelligente della cucina:
Recuperare gli avanzi di verdure: essiccare e polverizzare le bucce, trasformare le foglie in pesto, usare gli avanzi di smoothie per fare i dolci
Seguire l’approccio “From Root to Leaf”: utilizzare i gambi di broccoli nell’insalata, le bucce di sedano nelle zuppe e le bucce di melanzana come decorazione nell’impiattamento
Prolungare la conservazione dei prodotti in eccesso: conservarli sotto forma di composte, confetture o smoothie nel pratico sistema bag-in-box
Utilizzare tutta la carne disponibile
Meno sprechi significa anche utilizzare tutta la carne disponibile senza limitarsi esclusivamente ai tagli nobili. Presso l’Alpinhotel Keil è stato avviato un esperimento in questo campo: le porzioni di carne sono state ridotte, i contorni aumentati – ottenendo riscontri sempre positivi. Andreas Götsch del Tonzhaus: “Ora, per esempio, serviamo pasta con ragù di lenticchie o di soia. La differenza rispetto al ragù di carne? Non l’ha notata nessuno”.
Strategie per un utilizzo più responsabile della carne:
Impiego di tutti i tagli in preparazioni quali ragù, arrosti, polpette o ripieni
Non indicare i tagli pregiati sul menu: invece di “filetto” o “lombata”, scrivere semplicemente “due tagli di vitello”
Riutilizzare gli avanzi come base per fondi, salse o ripieni
Riutilizzare le eccedenze invece di smaltirle
Non tutto può essere pianificato alla perfezione. Ma invece di buttare semplicemente via il cibo, sempre più hotel puntano sulle collaborazioni – con iniziative di foodsharing o piattaforme come “Too Good To Go”. Questo approccio produce benefici per tutti: riduzione dei rifiuti, sensazione di fare la cosa giusta e apprezzamento da parte degli ospiti.
In breve
Chi gestisce una struttura ricettiva ha l’opportunità di mostrare responsabilità in ogni piatto – verso la qualità, verso le risorse e verso il futuro. Impiegare consapevolmente gli alimenti significa pensare in modo creativo, pianificare con intelligenza e percorrere strade nuove. Ciò che prima era considerato una rinuncia, oggi è il segno di un’ospitalità contemporanea: meno sprechi, più apprezzamento – e un’esperienza autentica che entusiasma anche gli ospiti.
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